ESEMPIO 36

Tizio aprì gli occhi e vide un pavimento disegnato a matita. Ogni linea sembrava incompleta, come se l’artista avesse preso una pausa a metà. Alzando lo sguardo, notò un soffitto color pastello, con scritte giganti che dicevano: “Esempio di contratto di...

BAKASANA

Mi sveglio all’alba, come sempre, con quell’idea fissa piantata addosso. La osservo mentre appoggia il tappetino sul suolo e inizia a tirare fuori le braccia, le gambe, la schiena. Sembra un piccolo animale in cerca di ossigeno o forse un astronauta che prova a...

IO RESTO

Non lo so come mi chiamo. Sono fatto di lattice, lucido come un sogno scadente e trasparente come una bugia. In questo momento me ne sto raggomitolato in un minuscolo involucro di plastica, soffocato da scritte che promettono sicurezza e protezione in caratteri...

SENZA PAROLE

L’aula di tribunale sembra un circo stanco. Un vociare di parole spezzate si incastra tra i banchi, come un puzzle senza pezzi giusti. Il giudice osserva da lontano con un sopracciglio leggermente alzato. Non sembra troppo interessato alla solennità. Alza una mano,...

MENU A LA CARTE

La stanza puzza di desiderio. La tapparella fa passare un filo di luce incerta, come un ricordo scappato di mano. Lei è lì, ferma, pelle lucida di un sudore affamato. Niente parole, solo un ringhio sommesso dallo stomaco, un richiamo inarticolato che spinge a divorare...